Adalgisio vescovo - Immaginette Sacre

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Adalgisio vescovo

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta
NovaraNovara16 Settembre
Α

Ω

B A C K850
Chissà perché, questo nome, usato soltanto nella forma femminile, suona del tutto insolito, e diciamolo pure, un tantino ridicolo, nella forma maschile di Adalgiso.

Eppure, nella sua versione originaria, fu un nome maschile, o almeno attribuito a uomini a preferenza di donne, come molti altri nomi simili di origine germanica e dal fiero significato guerriero. Il termine adel o adal infatti significava nobile, e quindi anche valoroso.

A conferma di ciò, non ci sembra che esistano, nei calendari, Sante con il nome di Adalgisa, mentre ci sono almeno due Santi di nome Adalgiso: uno irlandese, vissuto nel VIl secolo; l'altro, quello di oggi, italiano, vissuto due secoli più tardi.

Questo secondo Adalgiso è ricordato a, Novara, in Piemonte, come Vescovo di quell'antica diocesi, la cui prima gloria risale, com'è noto, a San Gaudenzio, contemporaneo di Sant'Ambrogio di Milano e Patrono della città.

Non conosciamo i particolari della vita e dell'episcopato di Sant'AdaIgiso, ma sappiamo che egli resse il pastorale Idi Novara per quasi vent'anni, durante i quali ebbe tempo e modo di far valere i suoi meriti di saggio pastore di anime e anche di capace amministratore delle cose temporali, quali, a quei tempi, dovevano essere i Vescovi, rappresentanti delle esigenze religiose e civili dell'intera comunità.

Il tempo dell'episcopato di Adalgiso a Novara coincise con il regno di Lotario, nipote di Carlo Magno e Imperatore di Occidente: un periodo storico di notevole importanza per le terre e le città d'Italia, che conobbero una relativa rinascenza, anche culturale ed economica, pur in mezzo a immancabili contrasti.

L'episcopato di Adalgiso fu ricco di frutti per la Chiesa di Novara appunto perché il saggio pastore seppe abilmente piegare in favore del suo popolo il momento storico opportuno. Gli episodi della sua condotta politica non ci sono stati tramandati, ma resta il fatto che alla fine della sua giornata terrena la diocesi di Novara si trovò più prospera e più unita, più ferma nella fede e più avanzata nel civile progresso. Ciò spiega come la memoria di Sant'Adalgiso non si perdesse, mentre invece venivano dimenticati i particolari della sua vita e del suo episcopato, e come il suo culto abbia resistito al logorio dei secoli, almeno nella città piemontese che ancora onora il suo ricordo.

Morendo, verso l'850, Sant'Adalgiso venne sepolto nella chiesa dedicata al suo grande predecessore, il Vescovo Gaudenzio. Quella chiesa allora si trovava fuori delle mura dei ristretto centro urbano, modesta nell'aspetto e nelle misure. Oggi, la basilica di San Gaudenzio, con la sua solenne architettura e l'arditissima, eccelsa cupola, forma il centro di Novara, non soltanto in senso spirituale, ma anche in senso artistico e panoramico.

Una chiesa che porta alto il nome di San Gaudenzio e, accanto al suo, i nomi di tutti gli altri Vescovi di Novara, tra i quali, non ultimo, quello insolito di Sant'Adalgiso.

 
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