I Santi di nome Alessandro sono la bellezza di 45, e a loro si aggiungono tre Sante di nome Alessandra, più la sulmonese Beata Alessandrina di Letto. Uno dei più celebri è Sant'Alessandro Sauli, barnabita del '500, Vescovo di Aleria e apostolo infaticabile della Corsica.
Oggi, terzo giorno di maggio, tre personaggi, tutti con il nome di Alessandro, escono di tra le pagine dei calendari: uno è un leggendario Martire di Costantinopoli, un altro è un Beato dell'Ordine francescano, Vescovo, nel '300, della ridente cittadina di Nocera Umbra. Il terzo, finalmente, fu il primo Pontefice di questo nome ed è ricordato insieme con due sacerdoti, anch'essi Martiri, Evenzio e Teodulo.
Il culto di Sant'Alessandro, Papa e Martire, è assai antico, tant'è vero che il suo nome è citato nel Canone della Messa, cioè nella parte più veneranda dei sacrificio cristiano. Ma le notizie sul suo conto sono scarse e incerte, ed è perciò che la sua memoria è stata limitata ai soli calendari particolari.
Le fonti storiche fanno di lui uno dei primi Vescovi romani, tra gli anni 106 e 115, o forse 110 e 120, ma non parlano di lui come Martire.
Nella tradizione devota, invece, la figura del Pontefice Alessandro è stata confusa con quella di un Martire romano dallo stesso nome, e dello stesso secolo, sepolto al settimo miglio della via Nomentana. Su questa sepoltura venne costruita poi una basilica. Quando la basilica venne demolita, le reliquie del Santo furono portate a Roma, nelle chiese di Santa Sabina e di San Lorenzo.
Nel secolo scorso, venne ritrovata la « memoria » dedicata al Martire, con le vestigia dell'antica basilica. Attorno, venne esplorato un sepolcreto sotterraneo noto ancora come Catacombe di Sant'Alessandro.
Ma, come abbiamo detto, Papa e Martire sono due personaggi distinti. E la sepoltura sulla via Nomentana non sembra poter esser stata quella del Vescovo di Roma, perché sappiamo che i primi Pontefici furono tutti inùmati nel cimitero Vaticano, accanto alle spoglie di San Pietro.
Soltanto nel Medioevo, dei due personaggi ne fu fatto uno solo, con attributi compositi: Sant'Alessandro I, Papa e Martire. Ciò non era storicamente esatto, e l'errore è stato corretto nella riforma liturgica, anche se con ciò, nel Calendario della Chiesa, non è rimasto nessun Santo che ripeta il nome bellissimo e frequente di Alessandro.