Nacque e Tuccitano (ora Martos) nella Spagna cattolicissima. La sua edolescenza e giovinezza fu radiosa. I suoi bravi e buoni genitori gli insegnarnno ad amare Dio ed il prossimo, specialmente i sofferenti. Perduta la mamma in tenera eta, il babbo prese Amatore e can gli altri figli si trasferirono a Cordova per dare loro una formazione umanistica e spirituale. essendo cattolici praticanti. Il maestro di Amatore fu il dotto e santo vescovo Eulogio. Anche questi moriva martire. Infuriando la persecuzione musulmana si uni ad un monaco di nome Pietra. a Ludovico fratelo di Paolo diacono e martire, enrrambi cordovesi e si impegnarono coraggiosamente nella predicazione della Parola di Dio, conquistando anime sante al Sgnore fra cui molti musulmani. Furono afferrati e trucidati. I loro corpi furono buttati nel fiume Quadalquivir il 30 aprile 855. Dopo alcuni giomi i tre cadaveri, trovati sulla spiagga di Beta, furono raccolti da mani pietose. Dio preparava il trionfo ai suoi eroi. Il Papa Clemente X dava la reliquia insigne di Sart'Amatore al Duca di Giovinazzo - Principe di Cellamare D. Damenico Del Giudice che. in missione di ubbidienza andò a Roma con D Pietra d'Aragona luogotenente del Re di Napoli. Il Duca di Giovinazzo la donava a Cellamare verso i'anno 1670. Tutta Cellamare custodisce gelosamente la Sacra Reliquia del Santo e la onora il 30 Aprile solennemente.