Anna - Immaginette Sacre

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Anna

Immagini di Sante
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26 Luglio
Α

Ω

B A C K
Reliquia della Santa - Roma - Basilica di S. Paolo fuori le mura
Martirologio Romano
Memoria dei santi Gioacchino e Anna, genitori dell’immacolata Vergine Maria Madre di Dio, i cui nomi sono conservati da antica tradizione cristiana.
Par di rivedere, con gli occhi della fantasia la scena dipinta da Giotto a Padova, nella cappella degli Scrovegni, e che rappresenta l'incontro affettuoso tra i due vecchi coniugi davanti alla Porta Dorata di Gerusalemme, e il loro abbraccio tenero e commosso all'annunzio che dalla loro carne nascerà coLei che tutte le generazioni chiameranno Beata.

Invano però si cercherebbe nei Vangeli canonici l'episodio presentato da Giotto. Se si vuol trovare qualche notizia sui genitori della Madonna bisogna ricorrere ai Vangeli apocrifi, cioè a quei testi non ispirati, redatti da autori pieni di ingenua fantasia per appagare l'affettuosa curiosità dei fedeli.

Era perciò naturale, che i primi cristiani desiderassero sapere di più, specialmente di quei personaggi che gli evangelisti avevano, di proposito, lasciato nell'ombra.

Tra questi si trovavano i genitori della Madonna, neppur nominati nelle relazioni di Matteo, di Marco, di Luca e di Giovanni. Invece, nel cosiddetto Protovangelo di Giacomo, si narra come Anna, ormai vecchia, non avesse dato prole al suo Giovacchino, il quale, un giorno si vide rifiutare un'offerta, al Tempio di Gerusalemme, proprio perché privo di discendenza.

Addolorato Giovacchino prese il suo gregge e si ritirò sui monti, come esiliandosi dalla tribù di Giuda, nella quale la sterilità era quasi segno di maledizione. La vecchia Anna, anch'essa triste, rimase nella sua casa deserta, a pregare con un nodo di pianto alla gola.

Ed ecco un candido Angiolo prima apparire sul bianco gregge di Giovacchino, e poi entrar nella silente casa di Anna. Egli annunziava che il Signore, al quale nulla era impossibile, avrebbe fatto fiorire nella loro vecchiaia il più bel fiore dell'umanità. Proprio a loro, disprezzati e addolorati, sarebbe nata la fanciulla vestita di sole; proprio dalla loro inaridita radice sarebbe sbocciato il giglio della convalle; proprio sulla loro squallida casa si sarebbe aperta la rosa mistica.

San Giovacchino raduna allora il suo gregge e scende verso la città. Sant'Anna gli va incontro e dinanzi alla Porta Dorata, i due sposi si ricongiungono pieni di affettuosa tenerezza e di trepida speranza.

Sant'Anna e San Giovacchino sono così come il simbolo della vecchia umanità, dalle cui rughe fiorisce l'eterna gioventù della grazia. Sono come l'immagine della arida terra; che s'apre nella miracolosa fecondità della fede. Sono il vecchio tronco, che la speranza ricopre di verdi fronde, coi fiori della santità, che dopo Maria apriranno le loro luminose corolle al raggio della carità, di cui il Signore è immensamente ricco e largamente prodigo.

Sant'Anna e San Giovacchino: i vecchi genitori della Vergine Madre; i nonni del Bambino Gesù, nella cui immagine tutti i nonni sorridono teneramente amabili e giovanilmente affettuosi!
 
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