Benigno era un santo eremita, che qui visse con San Caro tra il VIII e il IX secolo. La storia ci racconta che il re Pipino, figlio di Carlo Magno, si recava presso il loro romitaggio. Pipino ordinò di riportare le spoglie di San Zeno nella chiesa a lui dedicata. Il corpo, però, sembrava inchiodato al suolo e nessuno riusciva a rimuoverlo. Solo i due santi eremiti riuscirono a sollevarlo solo con le dita e durante il viaggio a Verona furono accompagnati dal diavolo travestito da una merla che li mise a dura prova. Ancor oggi a Malcesine si commemora la traslazione del corpo santo e si chiama "El trasport". Una settimana dopo la funzione si ripete a Casson.
Fra i loro miracoli è ricordato anche quello delle rape. Riuscirono a seminarne alcune la sera e il mattino dopo le rape erano già tantissime e di grandi dimensioni.
Curiosità: “Pensi che siano le rape di San Benigno?” E’un detto locale usato a risposta di chi chiede lavori fatti in fretta e bene.
Fonte: http://www.tourism.verona.it