Brigida vedova - Immaginette Sacre

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Brigida vedova

Immagini di Sante
LocalitàProvinciaFesta


8 Ottobre
Α

Ω
Svezia 1302
B A C KRoma 1373
Reliquie della Santa - Roma - Chiesa di S. Brigida - Chiesa di S. Lorenzo in Panisperna
Santa Brigida è la santa nazionale della Svezia, grande figura di donna che ha avuto molta influenza nella storia, nella vita e anche nella letteratura del suo paese. Ed è stata popolare anche in Italia, perché visse ventitré anni a Roma, morendovi a settant'anni e lasciando un chiaro ricordo della sua santità.

Era nata nel 1302 da una famiglia signorile e potente, legata alla Casa regnante di Svezia, ed in quell'ambiente restò gran parte della sua vita, sempre guidata dalla più sincera pietà, dalla più viva devozione, dalla più alta spiritualità. Una zia, austera e severa, l'allevò bambina dopo la morte della madre incamminandola con fermezza verso la perfezione spirituale, anche dopo il suo matrimonio con Ulfone Gudmarsson, principe di Nericia, celebrato quando Brigida aveva quattordici anni.

La loro unione fu feconda di ben otto figli, che la Santa educò e formò a sua volta. Ma il devoto fervore della gentildonna svedese diede frutti anche più squisitamente spirituali, come la santificazione del marito e la formazione attorno a loro, di un gruppo di sapienti religiosi e teologi. La loro influenza ravvivò in Santa Brigida l'amore per la Sacre Scritture e per le opere di teologia e di mistica, tra le quali predilesse quelle di San Bernardo da Chiaravalle, il Dottore e poeta della Madonna. Alla Corte svedese, dove fu dama della Regina Bianca di Namur, la sua presenza costituì un richiamo ad una fede più profondamente vissuta e ad una carità più largamente applicata. Lasciò la Svezia per recarsi col marito in pellegrinaggio a San Giacomo di Compostella, il famoso santuario spagnolo. Il lungo viaggio la mise a diretto e scottante contatto con i problemi e le lotte che agitavano l'Europa, come la guerra tra Francia e Inghilterra e tra Papa e Imperatore. Soprattutto la « schiavitù babilonese » del Papa, da Roma ritiratosi ad Avignone.

Santa Brigida, con l'aiuto di Dio, volle dedicare la propria esistenza alla difesa della Cristianità contro questi e altri mali, soprattutto dopo la morte del marito e la sua cosiddetta « seconda conversione ». Si ritirò presso l'abbazia di Alvastra, dettò ai suoi direttori spirituali, che le traducevano in latino, le sue celebri Rivelazioni, sublimi intuizioni e soprannaturali illuminazioni, che ella conobbe, in una sorta di estasi, per tutta la vita, raccolte poi in otto folti e bellissimi volumi.

Per lucrare l'Anno santo del 1350, Santa Brigida venne a Roma. Da Roma dove fu al centro di una vivace «colonia» di devoti svedesi, non si mosse più, se non negli ultimi anni di vita, per un lungo e faticoso pellegrinaggio in Terrasanta.

Prima di lasciare la Svezia, aveva tracciato la Regola di una comunità monastica di tipo cenobitico, ispirata al culto mariano di San Bernardo, ma l'approvazione fu lunga e difficoltosa.

Fu infatti la figlia, Santa Caterina di Svezia, che poté dar vita al monastero di San Salvatore, a Vadstena. Ma Santa Brigida era già morta, a Roma, nel 1373, nell'apparente insuccesso. Ben presto però, quando il suo corpo venne riportato a Vadstena, in Svezia, il popolo le tributò gli onori riservati ai Santi, e sanzionati diciotto anni dopo dalla Chiesa.

Fu canonizzata il 7 ottobre 1391 dal Pontefice Bonifacio IX.
 
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