Colombano - Immaginette Sacre

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Colombano

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta


23 Novembre
Α

Ω
IrlandaB A C KBobbio 23 novembre 615
Canonizzato il 23 novembre 642, da Gregorio IX
Martirologio Romano
San Colombano, abate, che di origine irlandese, fattosi pellegrino per Cristo per istruire nel Vangelo le genti della Francia, fondò insieme a molti altri monasteri quello di Luxeuil, che egli stesso governò in una stretta osservanza della regola; costretto all’esilio, attraversò le Alpi e fondò in Emilia il monastero di Bobbio, celebre per la disciplina e gli studi, dove, benemerito della Chiesa, morì in pace e il suo corpo fu deposto in questo giorno.
Per evangelizzare l'Irlanda, nel V secolo, San Patrizio s'era mosso dalla nativa Inghilterra, aveva percorso l'Europa meridionale, la Francia e l'Italia, e finalmente era giunto missionario tra i fieri Celti, pescatori e pastori, che popolavano la verde isola boreale.

In virtù dell'opera apostolica di San Patrizio, e per quella di altri due grandi monaci irlandesi, San Colomba e Santa Brigida, l'isola divenne fertilissimo vivaio di cristiani austeri, retti e animosi. Perciò, nei secoli successivi, quando i paesi d'Europa subirono le invasioni dei barbari, e sul suolo seminato dalle rovine e dai rivolgimenti nacquero le ortiche delle eresie e i seccumi dell'indifferenza, dall'isola nordica traboccò come un fiotto di sangue vivo e generoso per una spirituale trasfusione. I missionari irlandesi percorsero il cammino inverso di San Patrizio: dalla loro isola scesero cioè verso l'Inghilterra, la Normandia, la Francia, l'Italia. Si spinsero fin nella Germania, iniziandone la conversione.

Fu la cosiddetta « diàspora » irlandese in Europa, così chiamata dal nome di una pietra che, sottoposta al calore, si scinde in minuti frammenti. In questo caso, i frammenti furono semi fecondi e ottimamente selezionati: infatti, benché provenienti da un paese lontanissimo da Roma, benché aventi differenti tradizioni religiose e riti di carattere locale, i missionari irlandesi rappresentarono in Europa la massima obbedienza al Papa e la giù assoluta lealtà nei confronti della Chiesa di Roma.

Moltissimi sono i Santi appartenenti alla diàspora irlandese, e numerosissimi quelli scesi in Italia e in Italia onorati. Quasi ogni regione ne vanta uno, e spesso tanto popolare da apparire come tipico del luogo.

Basti citare Sant'Orso d'Aosta, San Frediano di Lucca, San Cataldo di Taranto, San Donato di Fiesole, Sant'Emiliano di Faenza, San Felice di Piacenza, e così via.

Ma il primo e più celebre fu San Colombano ricordato il 23 di questo mese. Sarebbe difficile attribuirgli il nome di una località, per quanto in Italia (dove una diecina di paesi ripetono oggi il suo nome) venga detto San Colombano di Bobbio, e in Francia San Colombano di Luxeuil, per avere egli fondato questi due celebri monasteri di tipo irlandese. In realtà, la sua azione ebbe carattere e importanza europea e fu di altissimo esempio ai Santi irlandesi che seguirono le sue gesta. Da giovane egli aveva fatto scuola d'ascetismo sotto la regola di San Comgall, la più rigida e austera di tutto il monachesimo irlandese. Era passato di penitenza in penitenza, e di isola in isola, perché in mezzo ai laghi sorgevano i principali monasteri. Uno ne fondò egli stesso, a Bangor, destinato a diventar celebre. E qui fu per una decina di anni maestro dei più giovani.

Giunse però anche per San Colombano il tempo di spiegare le forti ali a più lunghi voli. Dopo essersi recato in diverse località dell'Irlanda, con dodici fedelissimi compagni varcò il mare, e fece il suo primo nido nella Gallia, in quella regione tra il Reno e la Mosa che diventerà poi il Belgio.

E' difficile anche per gli storici seguire le apostoliche peregrinazioni di San Colombano nei decenni che seguirono. Ciò che non mutava era la rigidità della Regola.

Si pensi che la semplice omissione di un « Amen » in coro, era punibile con 30 colpi. Un'intemperanza nel mangiare era pagata con una settimana a pane e acqua. Digiuni e disciplina erano pratiche giornaliere.

Finalmente passò le Alpi e giunse in Italia, preceduto dalla fama della sua saggezza e santità. Dapprima consigliere dei Re longobardi, poi a loro inimicatosi per la sua opposizione all'Arianesimo, venne relegato sui monti dell'Appennino ligure, tra Genova e Pavia. Qui, novantenne, quasi con le sue mani, costruì la chiesa e il monastero di Bobbio, dove morì nel 615. Ma non soltanto a Bobbio restò legata la gloria e la memoria di San Colombano, un Santo irlandese d'importanza europea.
 
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