Filippo Apostolo - Immaginette Sacre

Vai ai contenuti

Menu principale:

Filippo Apostolo

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta
AidoneEnna3 Maggio
Α
Altre immagini del SantoΩ
BetsaidaB A C KGerusalemme 62
Reliquie del Santo - Roma - Chiesa dei SS Andrea e Gregorio al Celio - Basilica minore dei XII Apostoli
Martirologio Romano
Festa dei santi Filippo e Giacomo, Apostoli. Filippo, nato a Betsaida come Pietro e Andrea e divenuto discepolo di Giovanni Battista, fu chiamato dal Signore perché lo seguisse; Giacomo, figlio di Alfeo, detto il Giusto, ritenuto dai Latini fratello del Signore, resse per primo la Chiesa di Gerusalemme e, durante la controversia sulla circoncisione, aderì alla proposta di Pietro di non imporre quell’antico giogo ai discepoli convertiti dal paganesimo, coronando, infine, il suo apostolato con il martirio.
Filippo, come Pietro e Andrea, era originario di Bethsaida, sulle sponde del lago di Tiberiade. Fu tra i primi a seguire Gesù, quando questi passò dal suo paese. Il Maestro disse una parola: « Seguimi ». Filippo lo seguì portandosi dietro altri seguaci, come Natanaele, o Bartolomeo, al quale egli aveva detto: « Abbiamo trovato colui di cui hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti: Gesù di Nazaret, il figlio di Giuseppe ».

Più tardi, Filippo fu testimone dei miracoli del Maestro, come quello della moltiplicazione dei pani, quando, sulla montagna, Gesù venne circondato da una folla tale che, dice Filippo: « duecento danari di pane non basterebbero neanche a dare a ciascuno di essi un bocconcino ».

Ma l'insegnamento più grande del Maestro, Filippo lo provocò con una sua domanda, dopo l'ultima Cena, quando chiese: « Signore, mostraci il Padre, e questo ci basta ». Gesù lo guardò: « Filippo, ‑ disse ‑ non mi hai ancora conosciuto? Chi vede me ha visto il Padre... Credete che io sono nel Padre e che il Padre è in me. Credetelo almeno a causa delle mie opere ».

Parole inaudite, frasi che danno le vertigini e che i discepoli comprenderanno pienamente solo quando lo Spirito Santo scenderà su di loro, nel giorno della Pentecoste. Parole che Filippo si porterà dietro, nella sua missione nel paese degli Sciti, dove, secondo la tradizione, fu martirizzato.

A differenza di Filippo, Giacomo non ha quasi parte alcuna nei Vangeli. Egli era, pare, figlio d'Alfeo, e forse cugino di Gesù. Viene detto « minore » per distinguerlo da Giacomo « maggiore », fratello di Giovanni evangelista e figlio di Zebedeo. La sua parte principale ha inizio dopo l'Ascensione di Gesù e dopo la Pentecoste. Ed è narrata negli Atti degli Apostoli, cioè nella storia della prima Chiesa.

Infatti, nella prima Chiesa, Giacomo « minore » godette d'una particolare autorità. Quando San Pietro venne miracolosamente liberato dalle catene, nella prigione del Re Erode, corse a darne notizia, per primo, all'Apostolo Giacomo. San Paolo, dopo la conversione, tornando a Gerusalemme, si diresse subito 'alla casa di Giacomo, per ricevere istruzioni. E dopo il suo ultimo viaggio di missione, lo stesso Paolo farà la sua precisa « relazione » proprio nella casa di Giacomo, dove gli altri Apostoli si sono radunati.

Anche gli Ebrei avevano grande ammirazione per la figura di questo galileo, primo Vescovo cristiano di Gerusalemme. Il suo aspetto e la sua Vita lo facevan degno di grande rispetto. Eppure anch'egli cadde vittima della persecuzione o meglio di una specie di sommossa, durante la quale Giacomo venne portato su un punto elevato del Tempio, perché rinnegasse la sua fede in Gesù, dinanzi al popolo. Alla leale e animosa risposta dell'Apostolo, molti, anche tra gli Ebrei, resero gloria al Signore. E i Farisei, esasperati, fecero precipitare Giacomo dall'alto del Tempio. Era l'anno 62, e anche fra gli Ebrei, i più saggi e giusti si dolsero di quella uccisione voluta da pochi facinorosi ed eseguita da una folla eccitata.
 
Copyright 2017. All rights reserved.
Torna ai contenuti | Torna al menu