Gabriele Arcangelo - Immaginette Sacre

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Gabriele Arcangelo

Immagini di Santi
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29 Settembre
Α

Ω

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Martirologio Romano:
Festa dei santi Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli. Nel giorno della dedicazione della basilica intitolata a San Michele anticamente edificata a Roma al sesto miglio della via Salaria, si celebrano insieme i tre arcangeli, di cui la Sacra Scrittura rivela le particolari missioni: giorno e notte essi servono Dio e, contemplando il suo volto, lo glorificano incessantemente.
Gabriele è l'Angelo annunziante abbiamo già definito il carattere e la storia di questo alato personaggio, che si inserisce nel mistero cristiano nel suo attimo più delicato e cruciale, quello cioè dell'incarnazione del Verbo divino. Gabriele è infatti nome di origine ebraica che significa « Dio è forte », o « forza di Dio ». E Gabriele è l'Angiolo (cioè, dal greco, il messaggero) che manifesta al mondo la forza di Dio, e annunzia che l'eternità entrerà nel tempo, e la divinità si farà umanità, accettando, per redimerla, il peso della carne e la sofferenza del mondo. In questo senso, Gabriele appare già, nelle Scritture, prima dell'episodio evangelico dell'Annunciazione. Parla al profeta Daniele, rivelandogli il numero delle settimane che lo dividono dalla venuta del Messia, e poi il numero delle settimane che separano la venuta del Messia dalla sua morte. Compare, poi nel Tempio, al sacerdote Zaccaria, padre del Battista. Gli annunzia la nascita di Giovanni, manifestandogli la sua grandezza nel cospetto del Signore, come colui che camminerà davanti all'Uomo-Dio. E finalmente, la missione di Gabriele si conclude il giorno dell'Annunciazione, a Nazaret, nella casa di una fanciulla fidanzata ad un uomo giusto, di nome Giuseppe.

A milioni, da secoli, ripetiamo le parole del suo saluto, annunzio limpidissimo dei tempi nuovi: « Ti saluto, o piena di Grazia; il Signore è con te! Tu sei la benedetta tra le donne ». E poi: « Hai trovato grazia presso Dio; ecco, concepirai nel tuo seno e darai alla luce un figlio, a cui porrai nome Gesù ».

Gabriele, l'Arcangelo, è lo strumento, se non l'attore, dell'evento più alto nella storia dell'uomo. Le sue parole schiudono, sulla terra, il fiore dell'Incarnazione. La sua voce annunzia che il Dio della potenza, il Dio degli eserciti, il Signore delle schiere celesti, diventa uomo tra gli uomini, carne nella carne. sofferenza tra i sofferenti.
 
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