Galgano Guidotti - Immaginette Sacre

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Galgano Guidotti

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta


30 Novembre
Α

Ω
Chiusdino 1148B A C KMontesiepi 30 Novembre 1181
Martirologio Romano:
Presso il monte Siepi in Toscana, san Galgano Guidotti, eremita, che, convertitosi a Dio dopo una gioventù dissipata, passò il resto della sua vita in una volontaria mortificazione del corpo.
Su tutti i libri di storia dell'arte si legge come uno dei primissimi monumenti costruiti in Italia nello stile gotico francese sia stato l'Abbazia di San Galgano, presso Siena.

Era un'Abbazia di monaci cistercensi, originari della Francia, di Citeaux. Questi riformatori dello spirito religioso, furono anche riformatori della tecnica costruttiva e dello stile architettonico. Diffusero perciò, anche in Italia, lo stile che poi venne detto « gotico », con il quale era possibile coprire grandi chiese adatte alle vaste adunate del popolo. E in quegli edifici arditi, lanciati verso l'alto, anche le pietre sembravano partecipare a un desiderio di elevazione e di spiritualità.

La chiesa di San Galgano, presso Siena, costruita agli inizi del Duecento, oggi non è altro che un'imponente rovina abbandonata. Ma la sua vastità e la sua originalità fanno ancora onore al Santo di cui ripete il nome.

Un Santo del territorio senese, vissuto nel XII secolo, e appartenente alla nobile famiglia dei Guidotti. Era nato a Chiusdino, in diocesi di Volterra, e aveva avuto una giovinezza tempestosa. Convertitosi per tempo, Galgano cambiò dì netto la propria vita. Il giovane gaudente e avventuroso si ritirò in un romitorio sul Monte Siepi, non lontano dalla sua città natale, dove visse in silenzio, in penitenza e in preghiera. Ne fu distolto soltanto dalla morte, che lo colse giovanissimo, a soli trentatré anni, nel 1181. La sua storia è tutta qui. Priva di episodi clamorosi e di coloriti particolari. La storia di un giovane che cambiò la sua vita spensierata e dissipata con la morte in cima a un colle solitario, per tener fede alla sua fede e seguire la voce della sua chiamata.

La fama della sua santità fu immediata. Già in un documento del 1196 si parla di una chiesetta rotonda costruita, sul Monte Siepi, in onore di San Galgano. Poco dopo, ai piedi del monte, i monaci cistercensi dedicavano al giovane eremita la loro nuova Abbazia.

Proprio a causa di tanta popolarità, la storia di San Galgano, così semplice e lineare, subì presto aggiunte e abbellimenti. I Cistercensi soprattutto vollero, diciamo così, annettere il giovane Santo alla storia e alla gloria del loro Ordine.

Si disse, per esempio, che gli Abati di Casamari e di Fossanova, in Campania, erano giunti sul Monte Siepi proprio mentre il giovane eremita spirava. Egli così sarebbe stato sepolto con l'abito di converso del loro Ordine.

Ma questo non sembrava abbastanza, e si aggiunse allora che lo stesso San Galgano era stato a Roma, presso l’abbazia delle Tre Fontane, e che lì aveva ricevuto l'abito, prima di tornare a morire sul Monte Siepi.

Altri particolari ancora vennero aggiunti dagli eremiti di Sant'Agostino, perché anche essi desideravano fare apparire Galgano come uno dei loro Santi.

Oggi questa specie di gara attorno alla fama e alla gloria di un Santo non interessa più, e può fare sorridere. Resta però eloquente ed esemplare, anche senza aggiunte, attribuzioni e illazioni, la figura solitaria e austera di San Galgano. Una figura solitaria e austera come i ruderi della chiesa a lui dedicata, presso Siena.
 
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