Giacinto confessore - Immaginette Sacre

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Giacinto confessore

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta
Cracovia
18 Agosto
Α

Ω
Cracovia 1183B A C KCracovia 15 Agosto 1257
Canonizzato il 17 aprile 1594, da Clemente VIII
Martirologio Romano
A Cracovia in Polonia, san Giacinto, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che fu designato da san Domenico a propagare l'Ordine in quella nazione e insieme ai compagni il beato Ceslao ed Enrico il Germanico predicò il Vangelo in Boemia e in Slesia.

Il suo nome non figura nel Calendario universale della Chiesa ma nella storia delle scoperte geografiche, tra quelli dei primissimi esploratori del continente asiatico.
Tutti conoscono Marco Polo, l'avventuroso mercante veneziano che giunse fino al favoloso Catai, cioè in Cina, e affidò poi a un libro meraviglioso, detto Il Milione, il racconto della sua straordinaria vicenda. Meno noto, ma altrettanto importante, fu il francescano Giovanni dal Pian del Carpine, inviato dal Papa in Asia in veste di missionario. Anch'egli, prima di Marco Polo, giunse fino al Catai, percorrendo la via di terra, attraverso l'Asia centrale. Ne riportò una preda preziosa: il filugello, o baco da seta, con il quale ebbe inizio, in Europa, l'industria della seta.
Con Marco Polo e accanto a Giovanni dal Pian dei Carpine, i libri di storia delle sco-perte geografiche dovrebbero ricordare un altro esploratore, San Giacinto, anch'egli frate, ma dell'Ordine domenicano.
Giacinto era nato in Polonia, a Cracovia, la città di Santo Stanislao, alla fine del dodicesimo secolo. Ebbe il nome di Giovanni, la cui pronunzia polacca venne poi latinizzata col nome floreale di Giacinto.
Studiò regolarmente a Cracovia e a Praga, poi, per completare il curriculum universitario, scese in Italia e a Bologna si laureò in teologia e in diritto.
Tornato in patria, il Vescovo della città, che era suo zio, lo assunse come ausiliario, assegnandogli un buon canonicato. La sua carriera procedeva tranquilla e appariva sicura. Al seguito dello zio Vescovo, si recò a Roma per affari di Curia, e qui avvenne il folgorante incontro tra il rispettabile canonico polacco e il sublime fervore della santità.
La santità era rappresentata da San Domenico di Guzman, il quale aveva da poco gettato le basi del suo ordine di Predicatori, destinato ad arginare l'errore ereticale e a dare esempio di perfetta vita cristiana. Davanti a lui, Giacinto e tre dei suoi compagni caddero in ginocchio, chiedendo di essere accolti nella comunità e di diventare i primi Domenicani della Polonia, sentinelle avanzate del nuovo Ordine verso i paesi lontani e le terre di missione.
Rivestito dell'abito bianco e nero dei figli di San Domenico, Giacinto tornò a Cracovia, dove iniziò una predicazione che scosse il paese da parte a parte.
Quando la Polonia non sembrò sufficiente allo zelo di San Giacinto, egli si spinse verso le terre del Nord, poi verso il misterioso Oriente, in due avventurosi viaggi.
Fu nel secondo, al ritorno dal quale mori, nel 1257, che San Giacinto pare sia giunto fino al remoto Catai, in un'impresa che i libri di storia non registrano, perché non portò ricchezze mercantili né conquiste materiali, ma soltanto frutti spirituali. altrettanto preziosi, ma segreti.

 
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