Giacomo Maggiore apostolo - Immaginette Sacre

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Giacomo Maggiore apostolo

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta
Lauria Inf.Potenza25 Luglio
Α
Altre immagini del SantoΩ
BetsaidaB A C KGerusalemme 43 - 44 d.c.



Reliquie del Santo - Roma - Chiesa dei SS. Andrea e Gregorio al Celio
Martirologio Romano
Festa di san Giacomo, Apostolo, che, figlio di Zebedeo e fratello di san Giovanni evangelista, fu insieme a Pietro e Giovanni testimone della trasfigurazione del Signore e della sua agonia. Decapitato da Erode Agrippa in prossimità della festa di Pasqua, ricevette, primo tra gli Apostoli, la corona del martirio.
Giacomo (il Maggiore), figlio di Zebedeo e di Salome, fratello maggiore dell'evangelista Giovanni, compare al seguito di Gesù fin dall'inizio della predicazione del Messia. I due fratelli erano in riva al lago di Genezaret, quando Gesù « li chiamò ». La risposta fu pronta e totale: « Essi, lasciando la barca e il loro padre, lo seguirono ». Anche in questo particolare si rivela la loro indole forte e ardente, per la quale ebbero da Gesù l'appellativo, tra la lode e il rimprovero, di «figli del tuono». Il loro successivo comportamento ne dà conferma, almeno in due occasioni: la prima volta, di fronte all'atteggiamento ostile dei Samaritani, che negarono l'ospitalità a Gesù e ai suoi discepoli. « Signore, - dissero a una voce Giacomo e Giovanni - dobbiamo invocare il fuoco dal cielo perché li divori? » Più tardi, nell'ultimo viaggio verso Gerusalemme, entrambi avanzarono la presuntuosa richiesta di sedere uno a destra e uno a sinistra del Messia trionfante. Nei due episodi dimostrano di non avere, compreso la lezione di amore e di umiltà del Maestro. E tuttavia sono generosi quando si tratta di gettarsi nella mischia. Alla domanda di Gesù: « Potete voi bere il calice? », Giacomo fu il primo a rispondere: « Lo possiamo! ». Gesù lo prese in parola e Giacomo rispettò puntualmente l'impegno preso. Dopo la Pentecoste, ín cui dal cielo era guizzato non il fuoco inceneritore del castigo, ma quello vivificante dell'amore, anche Giacomo come gli altri apostoli fu vittima della persecuzione mossa dalle autorità giudaiche: venne gettato in carcere e fiagellato, «rallegrandosi altamente, perché era stato fatto degno di patire contumelia per il nome di Gesù» (come si legge negli Atti degli apostoli). Ci fu una seconda persecuzione, di cui fu vittima illustre S. Stefano, e ce ne fu una terza, più crudele delle due precedenti, scatenata da Erode Agrippa «per piacere ai Giudei». Questo Erode, mostrandosi degno epigono dello zio, l'assassino del Battista, e del nonno Erode detto il Grande, che tentò di uccidere Gesù appena nato, per un semplice calcolo politico, durante le feste pasquali del 42 «prese a perseguitare alcuni membri della Chiesa; fece morire di spada Giacomo, fratello di Giovanni, e, sapendo di fare cosa gradita ai Giudei, mandò ad arrestare anche Pietro ». Secondo una tradizione, non anteriore al secolo VI, l'apostolo Giacomo sarebbe il primo evangelizzatore della Spagna. A dar vigore a questa tradizione, nel secolo IX il vescovo Teodomiro di Iria affermò di aver rinvenuto le reliquie dell'apostolo e da quell'epoca Iria, che prese il nome di Compostella, divenne la meta preferita di tutti i pellegrini d'Europa.



 
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