Giovanni Elemosiniere - Immaginette Sacre

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Giovanni Elemosiniere

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta
Morciano di Leuca Lecce11 Novembre
Α
Altre immagini del SantoΩ
Amatunte (Cipro), 556
B A C KAmatunte, 619



Martirologio Romano
Ad Limassol nell’isola di Cipro, transito di san Giovanni l’Elemosiniere, vescovo di Alessandria, insigne per la misericordia verso i poveri: pieno di carità verso tutti, fece costruire in gran numero chiese, ospedali e orfanotrofi e si adoperò con somma sollecitudine per alleviare il popolo da ogni miseria, facendo a tal fine uso dei beni della Chiesa ed esortando assiduamente i ricchi alla beneficenza.
Nessuna memoria di Santo è prevista in questo giorno dal nuovo Calendario della Chiesa. Ne approfitteremo perciò per ricordare un personaggio di chiara e meritata fama, il Patriarca d'Alessandria d'Egitto, Giovanni detto l'Elemosiniere, al cui culto, tra l'altro, viene collegata l'origine del celebre ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, detto poi dei Cavalieri di Malta, di cui il Patriarca di Alessandria fu considerato patrono.
II giorno che fu eletto Vescovo, Giovanni chiese che gli venisse portata la lista dei suoi « padroni e signori ». Gli fu osservato che il Vescovo non aveva signori sopra di sé. « E quelli che voi chiamate poveri accattoni, non sono forse i miei padroni? - rispose Giovanni   Non sono essi che mi debbono aprire il Regno dei Cieli? ».
Fu così che egli ebbe il nome di « Elemosiniere ». Né si poteva dir nuovo a questo ge¬nere di attività, perché, rimasto vedovo e senza figli, nell'isola di Cipro dov'era nato verso il 560, si era dato subito a distribuire i suoi beni ai miseri.
Quando fu eletto Patriarca d'Alessandria, aveva 50 anni e non fece che intensificare la sua azione di carità. Pare infatti che la nota dei « signori poveri » d'Alessandria d'Egitto risultasse di 7.500 nomi. Qualcuno trovò eccessivo quel numero, e insinuò che molti dei segnati non avevano un gran bisogno. Consigliarono perciò al Vescovo di fare inchieste più accurate. « II Vangelo   rispose Giovanni - ci impone di essere generosi, non curiosi ».
Ci fu naturalmente, chi ne approfittò, come è narrato nella Leggenda Aurea:
« Un uomo, in abito da pellegrino, venne a Giovanni e domandolli limosina, e quegli fece dare 6 grossi. Si che colui gli tolse e andoe e mutoe abito e tornoe a dimandare limosina. E quegli comandò che li fosse dati 6 monete d'oro. Quando quegli gli ebbe dati e questi ne fue andato, disse lo spenditore a lui: «Padre, questi medesimo mutando l'abito ha avuto due volte limosina". Ma il beato Giovanni s'infinse quasi di non intendere. E quello povero mutoe la terza volta l'abito e venne a domandare limosina. Lo spenditore toccò San Giovanni e accennògli che esso era questi. Allora Santo Giovanni disse a lui: "Va e dagli 12 grossi, forse ch'egli è il mio Signore Jesù Cristo che mi vuole tentare, ma io voglio vedere sed egli potrà più prendere, ch'io dare"».Questo era, diciamo così, lo stile di San Giovanni Elemosiniere; lo stile che dovrebbe essere della carità cristiana, che considera l'ele-mosina una attività, non una passività. E perciò un dare senza misura né pentimento.
A chi trovava eccessiva l'elemosina fatta dal Vescovo, Giovanni rispondeva: « Ancora non ho dato il mio sangue. Sono dunque molto al di sotto dell'esempio del mio Signore ». Riguarda lui il famoso episodio del signore che regalò al Vescovo una ricca coperta. II giorno dopo la coperta era stata rivenduta. II signore la ricomprò per regalarla nuovamente, ma il Vescovo la rivendé, e così via, finché tutti i denari di quel signore passarono nelle tasche del Vescovo e da queste, nelle tasche dei poveri.
Una spesa sola si permise Giovanni l'Elemosiniere: quella della tomba, che non volle però che fosse mai terminata. Gli serviva a ricordare la morte, che lo colse, nel 616, mentr'era in viaggio, a Cipro, sua patria. Lì, dove era stata la sua culla, non esisteva nessuna tomba per lui. Fu messo perciò in quella che già conteneva i corpi di altri due Vescovi. E la leggenda narra che le due salme si scostarono, per lasciare, in mezzo a loro, un largo posto a San Giovanni Elemosiniere.


 
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