Giuseppe Calasanzio - Immaginette Sacre

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Giuseppe Calasanzio

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta
RomaRoma25 Agosto
Α

Ω
Peralta de la Sal (Spagna)
9 agosto 1557
B A C KRoma 25 agosto 1648
Canonizzato nel 1767 da papa Pio XII
Reliquie del Santo - Roma - Chiesa di S. Pantaleo
Martirologio Romano
San Giuseppe Calasanzio, sacerdote, che istituì scuole popolari per la formazione dei bambini e dei giovani nell’amore e nella sapienza del Vangelo, fondando a Roma l’Ordine dei Chierici regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie.
Era nato nel 1556 a Peralta de la Sal, in Spagna, e in Spagna passò la prima parte della sua lunghissima vita, fino all'età di trentasei anni, giungendo ad essere Vicario generale della diocesi di Urgel.
Grande di complessione, vigoroso, fortissimo, rispettato e benvoluto, egli sarebbe certamente diventato un ottimo Vescovo se non avesse avuto nel cuore un'irresistibile vocazione: quella di andare a Roma, non per farvi carriera, ma per una missione ancora sconosciuta a lui stesso.
Giunse nella città eterna nel 1592, e non avendo nessun preciso disegno condusse per cinque anni una vita ritiratissima. Si alzava a mezzanotte per pregare. Prima dell'alba, partiva per visitare le basiliche. Poi si trasformava in infermiere, negli ospedali della città; infine andava a far visita ai prigionieri nelle carceri.
Passando per i quartieri popolari, notava monelli scarmigliati, stracciati e turbolenti. Nessuno pensava a quei veri figli della strada, spesso destinati a impinguare le file della malavita. Qualcuno, è vero, dava loro di che sfamarsi, o qualche abito per carità. Ma venivano considerati più bestiole da mantenere che anime da educare e menti da istruire.
Fu allora che al pellegrino e infermiere spagnolo si chiarì lo scopo della sua venuta a Roma. In tempi nei quali l'istruzione era privilegio di pochi, egli concepì le prime scuole popolari gratuite, le cosiddette Scuole Pie. Raccolse intorno a sé sacerdoti e laici disposti a far da maestri ai poveri, non per lucro, ma per amore di Dio e delle sue creature. Furono i maestri chiamati più tardi Scolopi. Nel 1597 aprì a Roma, nel quartiere di Trastevere, la prima scuola popolare, gratuita e aperta a tutti i diseredati. Il successo fu incredibile: le Scuole Pie si diffusero rapidamente in tutta l'Italia, in Germania, in Boemia, in Polonia.
Ma il loro fondatore e direttore non doveva trarre dalla sua iniziativa né gioie né soddisfazioni. Al contrario, ebbe in cambio persecuzioni, amarezze e offese proprio da quelli che erano più vicini. Discepoli indegni i quali, per ambizione, volevano scavalcare il vecchio maestro; religiosi intriganti i quali, per malanimo, desideravano il suo allontanamento, diffamandolo e accusandolo.
Arrestato, interrogato, diffidato, accettò ogni umiliazione come una prova utile alla propria anima. « Sarebbe follia   diceva   preoccuparsi delle cause seconde, che sono gli uomini, e non vedere la causa prima, cioè Dio, che invia questi uomini per il nostro maggior bene ».
Si giunse al punto che il Papa Innocenzo X, male informato, decretò la soppressione delle Scuole Pie, senza che il fondatore se ne sentisse offeso o sdegnato. Anche quella era una prova. Se le Scuole Pie erano veramente volute da Dio, sarebbero risorte, come infatti risorsero, più rigogliose di prima, nello spirito del loro Santo fondatore.
Ma Giuseppe Calasanzio non vide quel giorno, da lui sperato e previsto. Morì nel 1648, a novantadue anni, come un Giobbe cristiano, ferito nel cuore e nel corpo, ma benedicente i suoi persecutori; umiliato e infamato, ma sereno e fiducioso nella giustizia di Dio.


 
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