Ilario de Poitiers vescovo - Immaginette Sacre

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Ilario de Poitiers vescovo

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13 Gennaio
Α

Ω
Poitiers (Francia) 310 circaB A C KPoitiers (Francia) 14 gennaio 368



Martirologio Romano
Sant’Ilario, vescovo e dottore della Chiesa: elevato alla sede di Poitiers in Aquitania, in Francia, sotto l’imperatore Costanzo seguace dell’eresia ariana, difese strenuamente con i suoi scritti la fede nicena sulla Trinità e sulla divinità di Cristo e fu per questo relegato per quattro anni in Frigia; compose anche celeberrimi Commenti ai Salmi e al Vangelo di Matteo.
I fedeli di nome Ilario, e anche le donne di nome Ilaria, che di solito scelgono come proprio onomastico il giorno dedicato al grande Vescovo di Poitiers, dovranno abituarsi a un piccolo spostamento di data, perché il Calendario universale della Chiesa prevede la memoria di Sant'Ilario non più il 14 gennaio, ma il giorno precedente. E questo perché si sa - e si è sempre saputo - che la morte di questo Santo avvenne il 13 gennaio, probabilmente dell'anno 368. Dal XIII secolo la commemorazione di Sant'Ilario era stata spostata di un giorno per farla cadere al di fuori dell'ottava dell'Epifania.
Sant'Ilario è un grande personaggio nella storia della Chiesa dei primi secoli, e merita giustamente una memoria, seppur facoltativa, anche nel nuovo Calendario. « Come stella diana risplendente - è detto di lui nella Leggenda Aurea - procedette tra le stelle più grosse ». La sua luce fu così chiara, anche in mezzo alle altre « stelle », cioè ai grandi Santi del suo tempo, che nel 1851, quasi millecinquecento anni dopo la sua morte, venne proclamato Dottore della Chiesa.
Era nato, nel secondo decennio del IV secolo, a Poitiers, in Francia. Viene perciò detto Ilario da Poitiers. Di famiglia pagana, cercò a lungo nella filosofia la via della verità. Quando poi lesse il Vangelo, si accorse di essere alla sorgente stessa della luce, e si convertì. Aveva moglie e una figlia, ma pur nello stato laicale condusse, dopo la conversione, vita quasi monastica. Per le sue virtù e per la sua sapienza venne eletto, verso il 350, Vescovo di Poitiers, subito dopo essere stato battezzato, per comune volontà del clero e del popolo. Vescovo attivo e agguerrito, si batté contro gli eretici di Francia, e venne esiliato dall’Imperatore Costanzo, protettore dell'Arianesimo, un'eresia derivante da Ario, prete alessandrino le cui dottrine venivano a distruggere la divinità di Gesù Cristo.
In Oriente, il maggior campione contro l’Arianesimo fu Sant'Atanasio, che incontreremo il 2 maggio. In Occidente, Sant'Ilario sostenne la stessa parte, di difensore dell'ortodossia cattolica, cioè di quella dottrina che dal Concilio di Nicea, nel 325, era stata fissata con le parole passate nel Credo: « Credo in Gesù Cristo, fglio unigenito di Dio, nato dal Padre
prima di tutti i secoli, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero N.
Esiliato in Oriente, nella Frigia, I'infaticabile avversario dell'Arianesimo venne a contatto con le Chiese dell'Asia minore, dove crescevano vigorose, non solo le eresie, ma anche le nuove dottrine teologiche. Fu per lui quindi un'esperienza preziosa, anche se dolorosa, e quando tornò in Occidente si trovò ricco di nuovi mezzi dottrinali per la lotta contro gli Ariani.
Ilario ha, tra l’altro, il poetico merito di essere stato il primo innografo della Chiesa. Altro grande merito di Sant'Ilario di Poitiers fu quello di sostenere, prima di Sant'Agostino, l'armonia tra Fede e Ragione, tutt'e due doni di Dio, e quindi non contrastanti, ma al contrario concordi, anche se di diversa natura. Alle fatiche dell'apostolato, il Vescovo Ilario alternò quelle della sua laboriosissima penna, scrivendo opere di teologia, di esegesi, di dommatica, di storia, di apologetica, di polemica. Vergò innumerevoli lettere. Importantissimo fu poi un suo commento sul libro dei Salmi. Morì non vecchio, ma carico di opere, di meriti, di gloria e anche di miracoli. E si racconta che al momento della sua morte la stanza venne invasa da una luce così vivida che gli occhi non la potevano sostenere: la luce della sua saggezza, che aveva illuminato la Chiesa e guidato tante anime fuor dall'oscurità dell'errore.



 
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