Ippolito sacerdote e martire - Immaginette Sacre

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Ippolito sacerdote e martire

Immagini di Santi
LocalitàProvinciafesta
BibbienaArezzo13 Agosto
Α

Ω
AsiaB A C KSardegna 235



Martirologio Romano
Santi martiri Ponziano, papa, e Ippolito, sacerdote, che furono deportati insieme in Sardegna, dove entrambi scontarono una comune condanna e furono cinti, come pare, da un’unica corona. I loro corpi, infine, furono sepolti a Roma, il primo nel cimitero di Callisto, il secondo nel cimitero sulla via Tiburtina.
In uno stesso giorno, il Calendario ricorda e onora due personaggi contemporanei, vissuti ambedue nel III secolo, ma che nella realtà della storia furono tra loro opposti ' addirittura nemici. Si riunirono nella morte ed è proprio questa mistica pacificazione le il Calendario sembra voler sottolineare, celebrando insieme le loro due memorie.
Ponziano, discendente di una delle più nobili famiglie di Roma, quella dei CaIpurni, successe nel 230 al Papa Sant'Urbano, in tempi di tolleranza religiosa, sotto il giusto Imperatore Alessandro Severo.
li nuovo Papa poté così proseguire l'opera di consolidamento amministrativo della Chiesa, iniziata dai suoi predecessori.
Ma in tempo di tranquillità esterna, la fede era minacciata dai pericoli interni. Proprio sotto il pontificato del saggio Ponziano si aprì, nella Chiesa romana, uno scisma, cioè una divisione interna.
A provocare lo scisma fu Ippolito, sacerdote coltissimo, conoscitore delle Scritture, e ossequiente alla tradizione. Moralista troppo severo, Ippolito vedeva ovunque eretici insidiosi e innovatori rivoluzionari.
Trovava la Chiesa eccessivamente indulgente nella remissione dei peccati, troppo tollerante nel benedire i matrimoni tra uomini e donne di condizione sociale diversa (che la legge pagana non riconosceva validi).
Ippolito fu così il primo Antipapa, cioè il primo Papa separato, contrapposto a quello legittimo per elezione e ortodosso per dottrina. La sua fu una ribellione in buona fede, ispirata da sacro zelo, dietro il quale si nascondeva però una certa superbia spirituale.
Ma alla morte del mite Alessandro Severo, ucciso dai legionari in Germania, il suo successore, Massimino, riprese la persecuzione contro i cristiani, e a quel punto la distin-zione tra eretici e ortodossi, legittimi e scismatici, passò in secondo piano.
La Chiesa di Roma appariva divisa e mostrava due Papi: Ponziano, vero Pontefice, e Ippolito, Antipapa. Senza troppo sottilizzare, Massimino colpì scismatici e ortodossi, per lui ugualmente nemici dell'Impero. Esiliò così in Sardegna tanto Ponziano quanto il suo rivale Ippolito.
Era la prima volta che un Papa veniva, non martirizzato, ma deportato, lasciando senza guida la comunità cristiana. Perché la sede apostolica non restasse vacante, Ponziano ri-nunziò al pontificato in favore del greco Antero.
Il gesto commosse l'altro prigioniero, l'Antipapa Ippolito, scismatico in buona fede. Egli dichiarò disciolta la sua chiesa illegittima e invitò i suoi seguaci a rientrare in seno alla vera Chiesa.
Ambedue, Ponziano e Ippolito, morirono dopo pochi mesi di durissima vita, nelle miniere della Sardegna. Perciò vennero più tardi onorati come Martiri, in senso largo. E onorati insieme, perché uniti dalla sofferenza, dalla morte, e dall'identica volontà di bene, al di là di ogni separazione contingente.

 
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