Ladislao re - Immaginette Sacre

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Ladislao re

Immagini di Santi
LocaitàProvinciaFesta


30 Luglio
Α

Ω
Cracovia 1040 circa
B A C KNitra 29 luglio 1095
Canonizzato il 27 giugno 1192 da papa Celestino III
Martirologio Romano
A Nitra sull’omonimo fiume presso i monti Carpazi, nell’odierna Slovacchia, transito di san Ladislao, che, re di Ungheria, durante il suo regno ristabilì le leggi cristiane introdotte da santo Stefano, riformando i costumi e dando lui stesso esempio di virtù; si adoperò con zelo nel propagare la fede cristiana nella Croazia, unita al regno di Ungheria, istituendo la sede episcopale a Zagabria. Morì mentre muoveva guerra ai Boemi e il suo corpo fu poi deposto a Oradea in Transilvania.
San Ladislao, Re d'Ungheria, e quale re! La tradizione lo dice bellissimo, fortissimo, valorosissimo. Superava in altezza, con tutta la fiera testa, i suoi sudditi e anche fisicamente dominava eserciti e assemblee.
Perciò, nella storia, ha più i caratteri dell'eroe che non quelli del Santo, per quanto il Santo sia sempre un eroe. Ma Ladislao sembrava un eroe da poema cavalleresco, tant'è vero che il popolo lo chiamava col vezzeggiativo di Lancellotto, un nome molto caro alla letteratura feudale.
Anche la sua ascesa al trono fu avventurosa e non troppo pacifica. Egli era nato in Polonia, intorno al 1045, da un principe ungherese in esilio a causa di rivalità dinastiche. Suo zio, Andrea, privo di discendenza, lo richiamò per farne il proprio successore, ma poco dopo ebbe anch'egli un figlio, di nome Salomone.
Quando si trattò della successione, gli Ungheresi preferirono il prode e forte Ladislao al legittimo erede d'Andrea, Salomone, che pareva avesse la saggezza dell'antico Re biblico. Tant'è vero che si ritirò tranquillamente in un monastero, lasciando campo libero al cugino Ladislao.
I contemporanei giudicano Ladislao buono, giusto, caritatevole. Lo chiamano « padre degli orfani », soccorso dei poveri, conforto degli afflitti.
Se pubblicamente si mostrò nella dignità del suo grado, conquistando le simpatie del popolo, anche per la sua prestanza fisica, privatamente fece vita d'asceta, digiunando e pregando. La sua condotta fu irreprensibile sotto tutti i riguardi. Non si sa bene se ebbe moglie e se il successore fosse suo figlio o suo nipote. Qualche storico dice che Ladislao sposò, nel 1060, Adelaide figlia dei Duca di Corinto, e aggiunge che il matrimonio non fu turbato da nessun disordine.
Si parlò addirittura di miracoli, lui ancora vivente, e di fenomeni soprannaturali di levitazione. Tutto questo per quanto il Re fosse impegnato in dure azioni difensive contro i Tartari, che già devastavano il paese e che egli ricacciò nella steppa; o contro Bulgari e Serbi, che sottomise e governò con saggezza.
Dopo la morte d'un suo cognato unì la corona d'Ungheria con quelle della Croazia e della Dalmazia. La fama del suo valore e della sua pietà era tanto alta che, quando Pietro l'Eremita predicò la prima Crociata, in un primo momento non si pensò, come comandante, a Goffredo di Buglione ma a Ladislao d'Ungheria. Egli però morì prima che i guerrieri cristiani di tutta l'Europa si raccogliessero sotto i labari crociati, il 30 giugno 1095, in Moravia. La sua festa venne anticipata al 27, perché in quel giorno e nel precedente la Chiesa onorava i grandi suoi Apostoli Pietro e Paolo, mentre il Re Ladislao, acclamato Santo dagli Ungheresi, non fu mai ufficialmente canonizzato a Roma, per quanto il suo « elogio » sia accolto, il 27, nel Martirologio della Chiesa.


 
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