Liberatore martire - Immaginette Sacre

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Liberatore martire

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La chiesa di San Liberatore della Maiella è in rovina, accanto a un diruto monastero benedettino. Ed è una costruzione molto bella, di grande antichità, risalente a prima del Mille, riedificata poi nell'XI secolo.
Nel '200 ricevette un pavimento a intarsio; nel Rinascimento fu rimaneggiata e abbellita. Poi venne abbandonata e cadde in rovina. Oggi la pioggia penetra dalle sue volte crollate, e le finestre si aprono vuote come cave occhiaie davanti al severo panorama della montagna.
Quella pendice della Maiella è ricca di luoghi devoti e di interessanti tradizioni religiose. Si può citare la chiesa di Santa Maria Arabona, sul luogo di un tempietto dedicato alla dea Bona; o il santuario del Volto Santo, dove si conserva un'immagine di Cristo dipinta su seta, che un Angiolo in veste di pellegrino avrebbe consegnato a un abitante di Manoppello.
Ma chi era quel San Liberatore in cui onore venne costruita la chiesa, oggi in rovina, sulle pendici della Maiella?
Non è facile rispondere a questa domanda, perché San Liberatore è uno di quei Santi di cui è più agevole tracciare la storia   e la geografia   della devozione, che non la storia della vita e della morte.
Il suo culto è infatti assai diffuso e ben precisabile, non soltanto sulle pendici della Maiella, ma anche in altre località dell'Abruzzo, a Sulmona per esempio, e della Campania, come a Benevento, dove è ricordato il 15 maggio. Il nome del Santo   che ha un nome cosi moderno, per non dire un sapore politico   è raro, se non unico. Esistono diversi santi di nome Liberato, Libero, Liberio e Liberiano, ma di San Liberatore non abbiamo trovato che questo, oggi ricordato.
Ogni Santo è però un liberatore, se non altro dalla schiavitù del peccato e dalle catene dell'errore. San Liberatore fece onore al proprio nome, perché fu primo Vescovo di Ariano, e quindi primo convertitore del suo gregge spirituale dall'idolatria pagana alla vera fede cristiana.
Ariano Irpino è detto anche Ariano di Puglia, ma in realtà si trova in Campania, nella provincia di Avellino. Sorge in posizione dominante, e vanta una storia antichissima, legata alle sue origini romane e alle vicende della vicina Benevento, centro di un importante Ducato longobardo.
Ad Ariano di Puglia, San Liberatore, oltre che primo Vescovo, sarebbe stato anche Martire, ma non si sa esattamente in quale epoca, né per mano di quale nemico. Certo, le sue virtù come Vescovo e il suo eroismo come martire dovettero essere ammirevoli, per meritargli lunghissimo ricordo e onore sempre vivo, ad Ariano e a Benevento, a Magliano e a Sulmona, e fin sulle impervie, solitarie pendici della Maiella. Secondo qualche agiografo, egli potrebbe essere identificato con Sant'Eleuterio.


 
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