Luca Evangelista - Immaginette Sacre

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Luca Evangelista

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta
PadovaPadova18 Ottobre
Α
Altre immagini del SantoΩ
Antiochia 10 d.c.
B A C KTebe 93 d.c.



Martirologio Romano
Festa di san Luca, Evangelista, che, secondo la tradizione, nato ad Antiochia da famiglia pagana e medico di professione, si convertì alla fede in Cristo. Divenuto compagno carissimo di san Paolo Apostolo, sistemò con cura nel Vangelo tutte le opere e gli insegnamenti di Gesù, divenendo scriba della mansuetudine di Cristo, e narrò negli Atti degli Apostoli gli inizi della vita della Chiesa fino al primo soggiorno di Paolo a Roma.
Il terzo evangelista non fu ebreo, né di razza né di religione. Dopo Matteo, ebreo e che per gli Ebrei scrisse; dopo Marco, nato a Gerusalemme e che scrisse soprattutto per i Gentili, Greci e Romani, il terzo Evangelista, San Luca, fu greco di origine e pagano di religione. Era di Antiochia, in Siria, metropoli dell'Oriente greco. Uomo colto, con inclinazioni artistiche e gusto letterario, era medico di professione . Ouando si convertì, Gesù non viveva più suIla la terra. Egli perciò non lo conobbe, non udì la sua voce.
Divenne affettuoso compagno dei discepoli e delle pie donne, amico soprattutto di Paolo. E quando volle narrare per la terza volta, dopo Matteo e Marco, la vita dì Gesù, che egli non aveva conosciuto, il medico di Antiochia ricordò i racconti dei discepoli e le narrazioni delle donne, raccolse tracce e testimonianze, vagliò documenti e ricercò tradizioni.
Poi, verso l'anno 62, trascrisse il risultato dell'appassionato lavoro nel suo bel greco a volte quasi classico, a volte pittoresco, ma sempre preciso e poetico. Sotto la sua penna, la Buona Novella era un annunzio consolante, un messaggio di salvezza e di universale concordia.
La Redenzione non era più un fatto nazionale o razziale: veniva esaltata nel suo valore universale, in un'unione di popoli non ideale, ma già in atto. Ne era prova lo stesso San Luca, greco di nascita e pagano convertito.
Fu soprattutto l'Evangelista dell'infanzia di Gesù e il biografo della Madonna. Il suo Evangelo, ordinato con rigorosa cronologia, degna di uno scienziato, composto con armonia ed eleganza, degne di un artista, ha inizio infatti con l'annunciazione e la concezione, non di Gesù, ma, sei mesi prima, di Giovanni, il Precursore e futuro Battista.
E' da Luca che sappiamo tutti i dolci particolari dell'Annunciazione a Maria, della Visitazione, della Natività nel presepio; dell'Adorazione dei Magi e della Presentazione al Tempio. Nelle sue pagine, vediamo il virgulto della radice di David « crescere in sapienza, in statura e in grazia », nella casa dei falegname di Nazaret.
Si pensa perciò che San Luca abbia conosciuto la Madonna ancor viva, e da lei abbia ascoltato i particolari più intimi e dolci dell'infanzia e della vita di Gesù. E il ricordo della Madre sembra sempre davanti ai suoi occhi, mentre scrive la vita e la passione del Figlio o racconta le parabole più belle, come quella dei FigliuoI Prodigo.
All'Evangelo dette un seguito con gli Atti degli Apostoli, che formano la luminosa cronaca dei primi anni della Chiesa, dopo l'Ascensione e la Pentecoste. Ma non evangelizzò soltanto con la penna. Fu compagno di Paolo in vari viaggi, e con lui fu a Roma, dove però non si trattenne.
Morì Martire, ma non si sa dove né come. Chi disse nella Tebaide, chi in Acaia, chi in Bitinia; chi, genericamente, « in Oriente ».

 
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