Margherita da Cortona - Immaginette Sacre

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Margherita da Cortona

Immagini di Sante
LocalitàProvinciaFesta
CortonaArezzo22 febbraio
Α

Ω
Laviano di Castiglione del Lago (PG) 1247
B A C K22 febbraio 1297
Reliquie della Santa - Roma - Chiesa dei SS Andrea e Gregorio al Celio
Ufficialmente, nei calendari della Chiesa, è iscritta a questa data la festa della Cattedra di San Pietro: la commemorazione cioè della prima cattedra vescovile del Vicario di Cristo, che non fu quella di Roma, ma quella di Antiochia, la metropoli della Siria.

Ma tra i nomi del giorno, come non ricordare - anche se il Calendario universale non lo cita - quello di Santa Margherita, la penitente di Cortona, la donna peccatrice prima, redenta dalla Grazia dopo?

Il suo nome, frequentissimo in tutti i tempi tra le donne, è bello nell'uso, e nel significato. Infatti anche il nome di un fiore, modesto e gentile. In origine, però, in greco come in latino, margarita significava « perla » - Il fiore fu così designato perché assimilato a una « perla del prato ». Nello stesso modo, si potrebbe dire che, come nome femminile, quello di Margherita dovrebbe indicare una « perla tra le donne ».

Molte perle, cioè molte Sante di nome Margherita, sono raccolte nei calendari. Di due - quella regina di Scozia, festeggiata il 16 novembre, e Margherita Maria Alacoque, ricordata il 16 ottobre - fa memoria anche il Calendario universale. Altre - una ventina in tutte - sono sparse, proprio come perle di una collana, nei calendari particolari.

Ma la Margherita di oggi, la Santa di Cortona, è particolarmente cara a tutti i fedeli del nostro paese, per la sua vicenda di donna appassionata: peccatrice, sì, ma sempre generosa, pronta a dare senza misura, a darsi ad un uomo, come a donarsi a Dio. Orfana giovanissima, fu la bella ragazza del paese, avvenente ma incompresa, appassionata ma chiusa. Desiderava amore, da dare e da ricevere, e quando l'amore parve giungere, con le fattezze di un nobile giovane di Montepulciano, Margherita gli si abbandonò senza riserve, insensibile allo scandalo, sorda ai richiami, accettando il figlio nel tepore del cui affetto si riverberava il fuoco di quella passione.

Soltanto alla morte dell'uomo amato, Margherita si accorse che nessun oggetto terreno poteva contenere la piena del suo amore. Soltanto nell'infinita carità di Dio il suo cuore avrebbe trovato pace, e quella rispondenza che non viene mai meno. Riparò allo scandalo; si pose sotto la guida spirituale dei frati di San Francesco, ed entrò a Cortona in veste di penitente, per essere veramente degna del suo nuovo Sposo, dal quale non sarebbe mai stata abbandonata.

Margherita la peccatrice divenne così Margherita la Santa, in anni e anni di mortificazione e di preghiera, di umiltà e di sacrificio. Nell'alta città di Cortona, ella fu come un faro di luce che attrasse venerazione e benedizioni: come una fiamma ardente nella quale la donna di Laviano si consumò, con un ultimo guizzo, il 22 febbraio del 1297, per congiungersi alla fonte stessa del fuoco, al centro infinito di ogni amore.

Fu canonizzata nel 1728.
 
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