Martino de Porres - Immaginette Sacre

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Martino de Porres

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta


3 Novembre
Α

Ω
Lima 9 dicembre 1579
B A C KLima 3 novembre 1639
Canonizzato il 6 maggio 1962 da papa Giovanni XXIII
Reliquia del Santo
Martirologio Romano
San Martino de Porres, religioso dell’Ordine dei Predicatori: figlio di uno spagnolo e di una donna nera, fin dalla fanciullezza, sia pure tra le difficoltà derivanti dalla sua condizione di figlio illegittimo e di meticcio, apprese la professione di medico, che in seguito, diventato religioso, esercitò con abnegazione a Lima in Perù tra i poveri e, dedito a digiuni, alla penitenza e alla preghiera, condusse un’esistenza di semplicità e umiltà, irradiata dall’amore.
E’ ancora ignoto ai più, il nome del Santo di cui fa memoria oggi il Calendario universale della Chiesa. Ed è il nome di un umile frate domenicano, nato e vissuto nel Perù, venuto al mondo senza casa e senza nome, così che a lungo venne chiamato « cane mulatto ».
Morto nel 1639, il « mulatto » peruviano è stato proclamato Santo dieci anni fa, dal Papa Giovanni XXIII. Nel 1966, Papa Paolo VI lo ha dichiarato « Patrono primario presso Dio di tutti i barbieri, parrucchieri, pettinatrici e loro affini... con tutti gli onori e i privilegi liturgici connessi ».
La storia di questa santità, umile e dimessa, è quanto mai commovente. I fedeli del Perù e di tutta l'America Latina, soprattutto la gente di colore, non hanno aspettato il decreto di canonizzazione per tributare al frate di Lima un culto affettuoso e commosso. Lo hanno invocato nelle loro necessità e nelle loro difficoltà, sentendolo a loro particolarmente vicino, non soltanto per razza e per nazionalità, ma soprattutto per la sua eccezionale carità verso i bisognosi.
Martino era figlio di una schiava negra, poi liberata, e di un nobile spagnolo il quale, si legge, lo riconobbe come figlio, quando aveva sei anni, superando un'istintiva ripugnanza e un forte orgoglio.
Per guadagnarsi la vita, giovanetto apprese l'uso del rasoio e delle forbici, diventando barbiere. Barbiere e anche, secondo l'uso del tempo, medico cerusico, cioè chirurgo, per l'abilità nel maneggiare i ferri e per la conoscenza dei rimedi galenici.
Entrato nel convento domenicano di Lima, come fratello coadiutore, continuò a esercitare il suo mestiere in favore della comunità, per tutto il resto della sua vita conventuale.
Ma quella del barbiere e del cerusico non fu la sola premura del frate mulatto. Si adoprò con tutte le sue forze, e non soltanto con le forbici e con il bisturi, in favore dei bisognosi, soprattutto degli indios e dei negri. Ricorrevano a lui per i bisogni materiali e per quelli spirituali, chiamandolo « Martino della carità ». Benché privo di studi teologici, ricorrevano a lui, per spirituali consigli, prelati e Vescovi, che non esitavano ad accettare i suoi suggerimenti per risolvere le questioni più difficili. Fu particolarmente amico di due Santi, suoi contemporanei e conterranei: Rosa da Lima e Giovanni Macias.
Ebbe gran parte, con il suo fervore di carità, nella fondazione di una casa per gli orfani a Lima, e quando un'epidemia si abbatté sulla capitale coloniale, Fra Martino de Porres fece miracoli di eroismo per curare gli ammalati, dentro e fuori il convento.
La sua recente designazione quale Patrono degli artigiani del rasoio e delle forbici, premia l'aspetto più modesto, ma non meno prezioso, della santità del frate mulatto. Il Santo Padre lo additò alla devozione dei suoi colleghi affinché questi tenessero presenti, disse Paolo VI, « quegli esempi di umanità e carità che egli lasciò... in modo che, mentre procurano un onesto ornamento al corpo, ricerchino pure la bellezza dello spirito ».


 
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