Nicola di Bari vescovo - Immaginette Sacre

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Nicola di Bari vescovo

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta
LauriaPotenza6 Dicembre
Α
Altre immagini del SantoΩ

B A C K
Reliquie del Santo - Roma - Chiesa di San Rocca all'Augusteo  - Altra reliquia del Santo
Martirologio Romano
San Nicola, vescovo di Mira in Licia nell'odierna Turchia, celebre per la sua santità e la sua intercessione presso il trono della grazia divina.
E’ uno dei Santi più celebri e più amati, in tutti i tempi e in tutti i paesi: e per quanto lo storico abbia ben poco da dire sul suo conto, la certezza della sua esistenza, e soprattutto la diffusione del suo culto fin dai tempi più antichi, seguitano a valergli, oggi, il ricordo da parte del Calendario universale della Chiesa.
Santo veramente universale, Nicola visse in Licia, nell'Asia Minore, al tempo di Costantino, e fu Vescovo di Mira. Era già celebre tra i Santi quando, al tempo delle invasioni turche, le sue reliquie furono poste in salvo da 62 soldati di Bari, diventati devoti corsari.
A Bari, il 9 maggio del 1087, le reliquie di San Nicola vennero accolte con grandissimo onore, e conservate nella celebre cattedrale che forma il vanto artistico e spirituale del grande porto pugliese.
Da Bari, e anche da Benevento, il culto di San Nicola, corse terre e mari giungendo fin nella lontana Russia, di cui il Vescovo di Mira divenne, ed è ancora, il Patrono.
Egli fu un po' il San Francesco dell'Alto Medioevo, grazie ai suoi miracoli di delicata carità, specialmente in favore dei semplici e dei piccoli. Spesso infatti il Santo di Bari appare in compagnia di San Francesco nelle pitture delle chiese francescane, dove le storie venivano ripetute senza mai rischiare la stanchezza. E questo perché le storie di San Nicola erano variatissime, e tutte pittoresche. A raccontarle per intero, anche brevemente, non basterebbe un volume. Le più caratteristiche sono quelle dei marinai, che il Vescovo di Mira salva dalle tempeste (e infatti i marinai considerano San Nicola tra i loro protettori), e quelle degli scolaretti (che lo venerano anch'essi tra i loro Patroni).
Tra queste se ne legge, e se ne vede, una che ha per protagonista un feroce macellaio pagano di Mira, il quale sgozza tre fanciulli, li taglia a pezzetti e li mette in salamoia. Interviene il Vescovo, ricompone i tre ragazzi dai pezzetti, rende la vita, e converte il macellaio.
Un'altra ugualmente celebre e frequentemente raffigurata, è quella dei tre globi d'oro che il Santo fece cadere, dalla finestra, nella casa di tre oneste fanciulle destinate dal padre al meretricio perché, poverissime, non avevano dote per maritarsi.
Altre storie parlano di miracolose elargizioni di cibo, di ingiuste esecuzioni sospese, di giuramenti sacrileghi smascherati. E dovunque spuntano fanciulli beneficati e genitori esauditi.
Ce n'è abbastanza, insomma, per giustificare la fama europea   anzi mondiale   di San Nicola, e anche qualcosa di più. Il Vescovo di Mira e Patrono di Bari, infatti, è stato identificato con il benefico personaggio natalizio che porta doni ai bambini e li rende felici.
Non c'è dubbio, ormai, che la figura del moderno Babbo Natale, sia ispirata proprio a San Nicola, e che il cappuccio foderato di pelliccia non sia che la trasposizione di una mitria vescovile.
Lo conferma, del resto, anche il nome: perché il Babbo Natale della tradizione nord europea   e oggi americana   si chiama Santa Claus, e tale nome deriva da Nicola, attraverso il tedesco Nikolaus.
Così, per quanto trasfigurato e, diciamo, laicizzato, il Vescovo di Mira, San Nicola, resta ancora immagine tangibile di generosità e di affetto, simbolo di quell'amore per il prossimo che ha nel Natale la sua espressione più alta e più cara.


 
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