Pacifico - Immaginette Sacre

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Pacifico

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta
San Severino Marche
Macerata
24 Settembre
Α
Altre immagini del SantoΩ
San Severino Marche, Macerata
1 marzo 1653
B A C K
San Severino Marche, Macerata
24 settembre 1721
Canonizzato il 26 maggio 1839 da papa Gregorio XVI
Martirologio Romano
A San Severino nelle Marche, san Pacifico, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, insigne per la penitenza, l’amore della solitudine e la preghiera davanti al Santissimo Sacramento.
« Beati i pacifici, perché saranno chiamati figli di Dio ».
Dopo duemila anni, l'insegnamento di Gesù è ancora attuale, ma sempre più negletto, sempre meno compreso. Si cerca, è vero, la pace dei mondo, ma non si trova la pace tra i popoli. Si cerca   non sempre   la pace esterna, ma non si raggiunge la pace dell'anima. Pace dell'anima che non è soltanto assenza di odio e di violenza, ma anche di passioni, anzi costante vittoria sulle passioni, nel totale abbandono alla grazia.
A tali considerazioni ci induce oggi il nome di San Pacifico, che fu pacifico anche di fatto, quando si consideri la cristiana virtù della pace nel suo significato più alto e nel suo aspetto più completo.
Pacifico tra i pacifici, il Santo di oggi fu frate, e frate in quell'Ordine che meglio rappresenta, nell'opinione corrente, l'ideale di sublime paci¬ficazione tra gli uomini, anzi tra tutte le creature. Fu insomma frate francescano, nella famiglia dei Minori Osservanti.
Era nato a San Severino, nelle Marche, nel 1653, ed era restato orfano giovanissimo. Allevato nella canonica di uno zio prete, ebbe più o meno le mansioni di un servitore, a scapito della sua istruzione intellettuale e della sua formazione spirituale.
Quando, a diciassette anni, il paziente servitore dello zio prete si presentò al convento francescano di Forano, presso Osimo, era quasi digiuno di ogni studio. Ma dopo otto anni di noviziato, fu in grado di portare a termine il corso di teologia e di pronunziare i voti solenni.
Non fu, benché pacifico, un frate pacioso e sempliciotto, ma un sacerdote considerato tra i più promettenti della provincia marchigiana. Ebbe infatti l'incarico di insegnare filosofia, poi quello di predicare, per mettere al maggior profitto le sue doti umane e soprannaturali, il suo zelo veramente ardente e il suo ascendente spirituale.
Per dieci anni, Fra Pacifico percorse e ripercorse le strade delle verdi Marche; passò e ripassò per città e paesi; predicò nelle chiese, sulle piazze, presso i santuari, infaticabile banditore della verità.
La sua parola scosse i fedeli; il suo zelo commosse i tiepidi; la sua umiltà mortificò i superbi. Si ricordò a lungo, nelle Marche, la predicazione elevata e persuasiva del frate francescano, anche quando le fatiche della sua vita di predicatore volante costrinsero il frate a ritirarsi immobile nel convento di Forano, con le gambe inferme.
Non aveva che trentacinque anni, e visse fino ai sessantotto, sempre più malato e sempre più severo verso se stesso, afflitto dall'incomprensione, addirittura colpito dalla calunnia. Davanti alle ingiuste accuse, Fra Pacifico non si offese né si difese. Conservò in silenzio quella pace dell'anima faticosamente conquistata con una vita di fatiche e di sofferenze, finché non si spense, silenzioso, nel 1721.

 
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