Paola Frassinetti - Immaginette Sacre

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Paola Frassinetti

Immagini di Sante
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Α

Ω
Genova 3 marzo 1809
B A C K Roma 11 giugno 1882
« La vita è come un bel ricamo che si sta compiendo, del quale noi non vediamo che il rovescio, e perciò tutti quei fili che s'intrecciano confusamente non ci lasciano scorgere la bellezza dei disegno. Ma Dio vede il diritto, ed armonizza mirabilmente tutti i colori, di modo che ciò che a noi sembra molte volte un guazzabuglio, forma invece un lavoro di paradiso ». Soltanto una donna poteva escogitare questa similitudine, e una donna dell'800, quando ancora si ricamava a mano; e infine, una educatrice di giovani esperte nel ricamo. La vita e l'opera di Paola Frassinetti, fondatrice delle cosiddette Dorotee, fu tutta un ricamo, ma più spesso fu un rammendo fatto, con femminile delicatezza, nel tessuto della società, consunta dal male e lacerata dal vizio. Le più facili ed infelici vittime del disordine morale erano le giovani che occorreva educare e formare, alle quali Paola Frassinetti dedicò la sua missione, che, vista da rovescio fu tutta un intrigo di tribolate esperienze.

Era « plasmatrice d'anime » come poi Pio XI definirà la Beata Paola Frassinetti, nata a Genova nel 1809, dopo la morte della madre. A dodici anni era già mamma di quattro fratelli, che poi furono sacerdoti. A Quinto, dove uno dei suoi fratelli era parroco, fondò l'associazione delle Figlie di Santa Fede, per l'educazione delle fanciulle.

A lei, un nobile e santo sacerdote, il Conte Luca Passi, affidò l'Opera di Santa Dorotea, alla quale la Frassinetti diede tutta la sua prima attività. L'Opera si chiamava così, perché l'antica Martire aveva convertito le due sorelle Crista e Callista, conquistando alla Fede anche coloro che, sulla strada del martirio, la schernivano e l'insultavano.

Le Dorotee, nel loro incruento martirio, avevano il compito di attrarre anime alla fede e di educare le giovani alla virtù. Nonostante contrarietà e persecuzioni, Paola Frassinetti fondò e rese attivi i vari Istituti e a Roma le venne assegnato il Conservatorio di Sant'Onofrio, dov'ella pose la sua sede. Il Papa Pio XI ebbe di lei e della sua opera grande considerazione. Visitò i suoi Istituti con paterna affabilità. Le Dorotee ricordarono a lungo le bonarie facezie del Papa, che alle suore confuse e agitate per l'improvvisa apparizione, diceva: « Calmatevi, calmatevi, non vogliamo mica mettervi paura! ». E alle giovani: « Che chiasso, stasera! Allora, a letto senza calze e dormire ad occhi chiusi! ».

Anche Don Bosco, sempre premuroso verso la gioventù, ebbe un alto concetto delle Dorotee. Visitò benedicente Paola Frassinetti, e nel congedarsi disse alle suore: « Figliuole mie, la corona dei meriti della vostra Madre è compiuta ». Mori infatti, di lì a poco, l'11 giugno 1882, e nella sua corona erano compresi gli Istituti di educazione, ormai diffusi dovunque, fino al Portogallo e al Brasile.

Il Papa Leone XIII, succeduto a Pio IX, nel ricevere in udienza le sue figlie addolorate, poteva dire: « Vi ho fatto venir qui per con­solarvi un poco della perdita che avete sofferto, ma la Madre vostra è in Paradiso. Sì, la vostra Santa fondatrice è in Paradiso ».
 
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