Paolo della Croce - Immaginette Sacre

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Paolo della Croce

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta


18 Ottobre
Α

Ω
Ovada (Alessandria) 3 gennaio 1694
B A C KRoma 18 ottobre 1775
Canonizzato da papa Pio IX nel 1867
Reliquie del Santo - Roma - Basilica minore dei SS. Giovanni e Paolo al Celio - Altra reliquia
Martirologio Romano
San Paolo della Croce, sacerdote, che fin dalla giovinezza rifulse per spirito di penitenza e zelo e, mosso da singolare carità verso Cristo crocifisso contemplato nel volto dei poveri e dei malati, istituì la Congregazione dei Chierici regolari della Croce e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Il suo anniversario di morte, avvenuta a Roma, ricorre il giorno precedente a questo.
(18 ottobre: A Roma, anniversario della morte di san Paolo della Croce, sacerdote, la cui memoria si celebra domani).
Era nato a Ovada, nel 1694, e mori a Roma nel 1775. La sua vita si distese per cinque anni nell'ultimo lembo del Seicento e per i tre quarti di tutto il secolo successivo. Il Settecento, secolo della dea Ragione, degli Illuministi e degli Enciclopedisti. Il secolo di Voltaire e degli scettici, di Rousseau e dei miscredenti.
Che cosa c'era da rispondere a coloro che inendevano spiegare tutto, rifiutando il mistero? Che cosa c'era da dire a coloro che proclamavano la bontà della natura, ignorando, teoricamente, il peccato originale?
Non c'era che una risposta a queste utopie di dottrinari: una risposta non dialettica, ma dolorosa; non razionale, ma tragica. E questa risposta era la Passione di Gesù. Gesù aveva sopportato ogni offesa, era stato tradito, condannato, flagellato, deriso, crocifisso. Egli aveva preso sopra di sé tutti i peccati degli uomini e tutti i dolori del mondo. Aveva sofferto per amore dell'umanità, e per amore era morto. Non si creda che la santità del giovane Paolo Danei nascesse proprio in funzione di questa risposta e in dipendenza di questo problema: ma certo la penitenza e la predicazione del fondatore dei Passionisti, a distanza di tempo, acquistano un particolare significato, nel quadro del XVIII secolo, e in prossimità della Rivoluzione francese.
La prima e diremo fondamentale vocazione del giovane Danei fu alla vita contemplativa. Egli dimostrava una straordinaria resistenza nella preghiera, che protraeva fino a sei o sette ore consecutive. E il tema più assiduo della sua contemplazione era la passione di Gesù.
Dalla preghiera sorgeva così spontaneo il bisogno della predicazione, cioè di comunicare agli altri i propri sentimenti di devozione e di pietà. Paolo Danei chiese ed ottenne dal Vescovo Gattinara, di poter indossare un abito nero con i segni della Passione divina. La sua predicazione fervorosa, appassionata o addirittura drammatica, accompagnata da sanguinose flagellazioni e da aspre penitenze, commoveva le folle e presto Paolo Danei venne chiamato per missioni in mezzo ai popoli più induriti e refrattari.
Convertì delinquenti e briganti, e non soltanto con la sua parola, ma con la sua penitenza perché prendendo il nome di Paolo della Croce, egli rese sempre più austera la sua disciplina. Per quanto Vescovi, Cardinali e Papi, specialmente i due Clementi, XIII e XIV, avessero di lui una grande stima, trovò difficoltà nell'approvazione della sua Regola, a causa dell'eccessivo rigore. Molti dei suoi primi seguaci l'abbandonarono, non resistendo a quella macerazione, che a lui sembrava, non solo doverosa per i Passionisti, ma naturale.
E alla sua morte, mentre il popolo saccheggiava la sua roba per farne reliquie, tutta Roma si commosse come alla più infervorata e appassionata predica del primo, esemplare passionista.
La sua commemorazione, secondo il Calendario universale della Chiesa, è stata fissata il 19 ottobre.


 
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