Patrizia vergine - Immaginette Sacre

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Patrizia vergine

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Se si domandasse, anche a persona di diversa e lontana città, il nome del Santo Patrono di Napoli, nessuno, crediamo, esiterebbe a dare la risposta esatta. Il nome di San Gennaro è infatti celebre.

Ma a chiedere il nome della Santa Patrona di Napoli, anche un napoletano avrebbe probabilmente qualche incertezza. Eppure, la Santa di oggi, Patrizia o Patricia, è ufficialmente la Patrona di Napoli dal 1625!

Il suo nome è il sinonimo stesso della nobiltà e dell'elevatezza. Per i Romani Patricia era la figlia di un padre libero, e quindi nobile. Quella di oggi, si può dire la sola Patrizia che vanti nel Calendario un posto tutto suo e d'una certa importanza. Un'altra Patrizia, moglie di un Macedone e madre di una Modesta, è ricordata il 13 marzo, tra le vittime della persecuzione di Diocleziano, a Nicomedia, in Bitinia.

Con tutto ciò, neanche della Santa Patrizia di oggi c'è nota con certezza la storia e con chiarezza la vita. Come per molte altre antiche Sante, la sua devozione è fiorita quasi dal nulla: da un pugnello di reliquie e da un bel nome femminile, che forse, in questo caso, era quello di Patrocinia, cioè un nome generico dato dai suoi fedeli a colei che, invocata, doveva « patrocinarli » ed esaudirli.

Nonostante ciò, anche sul conto di questa Santa, patrizia o patrocinatrice, la leggenda non ha mancato di tessere i suoi fantasiosi arabeschi, narrando come Patricia, nata a Costantinopoli, fosse parente dell'Imperatore di Bisanzio.

Giovane bellissima, ricchissima e virtuosa, alla quale lo stesso Imperatore volle dare marito. Per sfuggire alle nozze carnali, la fanciulla s'imbarcò su una nave che sciolse le vele al grecale, facendo rotta sull'Italia.

Patrizia sbarcò a Napoli, e nell'incanto della città partenopea segnò il luogo della propria sepoltura. Poi proseguì per Roma, entrando in un monastero. Un nuovo viaggio la riportò a Costantinopoli, questa volta in veste di pellegrina verso la Terrasanta. E poiché altre insidie l'aspettavano, la nave stessa l'allontanò da ogni pericolo, riportandola, senza governo, fino alle coste tirrene, dove, in vista di Napoli, Patrizia morì.

Due tori focosi, narra ancora la leggenda, scesi dal cielo con un carro, ne trasportarono il corpo verginale fino al luogo prescelto dalla Santa per la sua sepoltura, cioè il monastero dei Santi Nicandro e Marciano. E qui le reliquie di Santa Patrizia, o Patricia, restarono per sempre, legandosi alla storia della città e alla devozione dei Napoletani.

Quasi per contraccambiare, i fedeli di Napoli vollero perciò legare a loro volta la storia della Santa sconosciuta al nome della loro città, usando il filo madreperlaceo delle leggende.

Leggende che han valso a Santa Patrizia, o Patricia, fin dal 1625, la qualifica di Patrona di Napoli, anche se non son bastate a dare alla sconosciuta fanciulla la popolarità affettuosa, calorosa e addirittura rumorosa di cui gode il suo più celebre collega, il Martire Gennaro.
 
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